Il bike sharing: una realtà di successo nelle città italiane
L'evoluzione del Bike Sharing in Italia
L'attenzione all'ambiente si coniuga ormai da tempo alla mobilità sostenibile.
Le amministrazioni locali sostengono con decisione il trasporto di massa e lavorano alacremente per incentivare l'uso dei mezzi pubblici quali bus, tram e metropolitane. Un impegno su più fronti perchè i cittadini decidano di usare sempre più spesso una mobilità a misura d'ambiente.
Tanti i progetti rivolti al trasporto intermodale ed all'integrazione dei mezzi pubblici con i servizi di car e bike sharing, soprattutto a favore di quelle aree dove bus, metro e tram non arrivano o non possono arrivare.
Una scelta progettuale per incentivare l'uso di mezzi sostenibili per muoversi in centro città, senza incidere troppo sull'ambiente.
Per i tratti che separano le fermate dei mezzi pubblici dal luogo dove deve arrivare l'utente, la bicicletta si rivela utilissima.
E' proprio per rispondere a queste esigenze che gli enti pubblici hanno deciso di realizzare i circuiti dedicati al bike sharing.
Il noleggio bici è diventato uno degli strumenti della mobilità sostenibile più popolari e soprattutto diffusi nelle città.
In Italia sono oltre 130 le città che si sono dotate di una rete di condivisione della bicicletta.
Si passa dalle grandi città come Milano, Torino, Genova, Napoli, Bari, Brescia, Bergamo, Verona alle piccole e medie come Trani e Busto Arsizio.
A fare da città apripista hanno pensato realtà territoriali quali quella di Cuneo, Parma e Savigliano.
Il bike sharing consente di utilizzare la bicicletta all'occorrenza, anche se non la si possiede. L'uso è semplice ed intuitivo.
La filosofia è questa: noleggia una bici ed usala per i tuoi spostamenti lasciandola dove altri possono usarla dopo di te.
Le biciclette sono collocate nelle stazioni, sistemate in diverse aree della città. Si possono utilizzare grazie ad una chiave o ad un sistema contactless e a fine utilizzo devono essere ricollocate negli stalli prestabiliti.
Cerca i punti di Bike Sharing in Italia
Normalmente la prima mezz'ora di utilizzo viene proposta gratuitamente, per il resto si paga un canone.
In Italia esistono reti di condivisione appartenenti a circuiti diversi.
Fra i più diffusi troviamo C'entro in bici che funziona con un sistema a chiave, Bicincittà utilizzabile grazie ad una tessera contactless, inBici con tessera contactless.
Il sistema più esteso in Italia è quello presente a Milano che può contare su più di 200 stazioni ed oltre 4600 biciclette di cui 1000 sono a pedalata assistita.
In molte città accanto al servizio di biciclette tradizionali trova spazio anche il noleggio bici elettriche.
Se Milano è un'esperienza di successo, in Europa non mancano altre realtà fra cui vale la pena sottolineare Vélib', la rete di bike sharing a Parigi e il Bicing di Barcellona.
Non dimentichiamo l'esperienza londinese, attiva dal 2010 con una rete piuttosto ampia messa a disposizione dal Barclays Cycle Hire.
Ogni città ha messo on line, su pagine web dedicate, informazioni ad hoc.
Per conoscere più da vicino la mappa del bike sharing nella propria città può essere utile consultare anche lo spazio reso disponibile da Ecosost. Un elenco dettagliato delle tante realtà dal semplice noleggio delle bici ai circuiti pubblici del bike sharing.
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